Siamo diventati più severi verso i tradimenti?
Siamo diventati più severi verso i tradimenti?
Da alcuni anni è cambiato il modo in cui viene interpretato e commentato questo genere di scandali, perlomeno nel mondo dello spettacolo americano
I Try Guys sono un gruppo di youtuber americani: negli Stati Uniti sono seguiti e apprezzati da molte persone, tanto da aver costituito una società di produzione di contenuti per internet, ma la maggior parte degli americani non ne ha probabilmente mai sentito parlare. Fino all’ultima settimana, quantomeno, quando un membro del gruppo, Ned Fulmer, è stato scoperto a tradire la moglie con una dipendente della società. Questo piccolo scandalo è stato ripreso e gonfiato – dai fan, dai media americani, ma anche dal gruppo stesso – molto più di quanto ci si sarebbe aspettati da un banale fatto di gossip, e Fulmer è stato cacciato dal gruppo.
Qualche giorno prima del caso dei Try Guys, un’altra storia di tradimenti aveva coinvolto il ben più famoso cantante dei Maroon 5, Adam Levine, provocando moltissime reazioni di sdegno e disapprovazione nei suoi confronti. I due casi sono molto diversi ma rivelano un modo simile di inquadrare le storie di tradimenti tra persone famose, un tempo argomento più o meno esclusivo delle pagine di gossip, e ora invece diventate apparentemente questioni di interesse pubblico. Secondo un articolo d’opinione scritto da Aja Romano su Vox, la maggiore complessità con cui oggi, dopo il movimento del MeToo, interpretiamo le storie di sesso nel mondo dello spettacolo ha cambiato il nostro approccio ai tradimenti, anche se non sempre nel modo giusto e spesso con conseguenze paradossali.
I Try Guys sono diventati famosi negli Stati Uniti una decina di anni fa, quando i loro video uscivano sul sito generalista BuzzFeed. Negli anni il loro canale YouTube, che ha 8 milioni di seguaci e propone video di sfide, giochi e altri contenuti di intrattenimento, è diventato un’azienda. Dei quattro membri del gruppo, Ned Fulmer era considerato il “wife guy”, cioè era quello famoso per il suo matrimonio “perfetto”. La moglie Ariel era protagonista di molti suoi contenuti sui social network e veniva spesso coinvolta nei podcast e nei video dei Try Guys. In parte anche per questo motivo, quando la notizia della relazione segreta di Fulmer con una dipendente dell’azienda è stata diffusa online su Reddit, sui social network si è sollevato uno scandalo che è arrivato anche a chi non aveva mai sentito parlare dei Try Guys.
In un video pubblicato di recente sul loro canale i Try Guys (meno Fulmer) hanno detto che nelle tre settimane successive alla notizia hanno coinvolto «avvocati del lavoro, avvocati aziendali, risorse umane, consulenti di pubbliche relazioni e altri» per gestire la faccenda. Fulmer non è solo stato escluso dalle comparse pubbliche del gruppo: è stato licenziato dall’azienda e la sua immagine è stata rimossa digitalmente dai video più recenti già pubblicati.
I Try Guys hanno commentato l’episodio con toni funerei e serissimi, che sono sembrati a molti un po’ strani per un gruppo comico. Il video è stato peraltro parodizzato dal Saturday Night Live, il più celebre programma comico televisivo degli Stati Uniti: nello show una fittizia conduttrice di CNN chiede espressamente al gruppo (interpretato da tre attori) se non sia un po’ estremo licenziare un membro del gruppo solo perché ha avuto un’amante, ma è l’unica a tentare di ridimensionare la gravità dell’accaduto.
Quello che è successo ai Try Guys è stato interpretato da Aja Romano su Vox come un caso estremo del modo in cui negli ultimi anni abbiamo cambiato il modo di raccontare e interpretare queste storie. Un tempo le discussioni sui tradimenti (si parla in particolare di quelli in cui è un uomo a tradire) erano un’occasione per esprimere giudizi – spesso misogini – sulla parte da cui stare e su chi avesse la colpa tra l’adultero, la “rovinafamiglie” e la moglie accusata spesso di non essere capace di soddisfare il proprio marito.
Negli ultimi anni secondo Romano c’è stata un’evoluzione culturale di questa dinamica. Una svolta notevole è avvenuta nel 2016, quando la famosissima cantante americana Beyoncé pubblicò forse il suo album più ambizioso proprio dopo aver scoperto che il marito, il cantante Jay-Z, l’aveva tradita. L’album, Lemonade, fu presentato come un modo per elaborare la vicenda e uscirne più forte (dal proverbio americano «se la vita ti ha dato limoni, tu facci una limonata»), non includeva alcun disprezzo verso l’“altra donna” e fu pubblicato in esclusiva sulla piattaforma di streaming del marito, Tidal, come per «consolidare lo status del loro potere di coppia».
L’anno successivo, appena prima che il MeToo portasse all’attenzione mondiale gli abusi sessuali e di potere perpetrati per lungo tempo da alcuni uomini nell’industria cinematografica e dello spettacolo, ci fu un altro caso di tradimento che superò la soglia del gossip e divenne di interesse pubblico. Joss Whedon (tra le altre cose autore della serie Buffy – L’ammazzavampiri e regista di vari film tra cui alcuni della serie Avengers) fu accusato dalla ex moglie Kai Cole di essere un traditore seriale e di comportarsi da predatore sul lavoro approfittando del suo ruolo di potere. «Cole inaugurò un modo di parlare dell’infedeltà che si staccava dalla figura dell’“adultero cattivo”» scrive Romano «e si allineava ai più complessi temi del MeToo».
Da allora sembra essersi diffusa una maggior consapevolezza sul delicato rapporto che in alcuni contesti intercorre tra relazioni sessuali e potere, anche se è evidente che c’è ancora molta confusione. Come si vede nel video dei Try Guys, in cui il tradimento di Fulmer viene definito «una questione aziendale» e viene trattato come un caso di molestie nonostante la relazione fosse totalmente consensuale.
Più complesso è il caso del cantante dei Maroon 5, che dopo la notizia della presunta relazione segreta con la modella Sumner Stroh è stato accusato da altre ragazze molto più giovani di lui di aver abusato della sua posizione di fama per tentare approcci sessuali via messaggio (in alcuni casi ben prima dell’inizio del suo matrimonio). Il caso è stato preso da alcuni molto seriamente, anche se per quello che è emerso finora rivela solo una serie di tentativi (anche un po’ goffi) di flirt.
Da alcuni anni l’importanza attribuita almeno pubblicamente all’essere in generale “brave persone” è significativamente aumentata nei discorsi pubblici, ed è ormai diffusa la pretesa che lo siano prima di tutto le persone famose. Da questo punto di vista, un tradimento è considerato non solo un comportamento disdicevole, ma anche da sanzionare pubblicamente e talvolta accomunato ad altri comportamenti inappropriati che riguardano la sfera sessuale. Succede così che nei discorsi pubblici un tradimento consensuale possa essere inserito in un calderone in cui rientrano per esempio le molestie o i comportamenti legati ad atteggiamenti sessisti e tossici, quando è piuttosto risaputo che le relazioni sentimentali sono complicate e che spesso i tradimenti hanno cause e concause più complesse di quelle che possono apparire all’esterno di una coppia.
«Alla fine della fiera, sono davvero affari nostri? Si tratta davvero di notizie? O è solo una scusa per guardare ancora più da vicino le celebrità e mettere le loro vite sotto a un microscopio per un minuzioso esame morale?». Non è un caso, a questo proposito, che questo genere di comportamenti collettivi si verifichi specialmente negli Stati Uniti, paese protestante che storicamente attribuisce molta importanza alla dimensione pubblica della morale. In Italia, di recente, la storia della separazione tra il calciatore Francesco Totti e la conduttrice Ilary Blasi, che si sono accusati reciprocamente di tradimento, non ha attirato lo stesso genere di attenzioni e commenti, o almeno lo ha fatto solo in minima parte.
A questo poi si aggiunge la questione dei social: un tempo le celebrità erano considerate persone lontanissime i cui affari sentimentali si leggevano sui giornali di gossip e poco altro, ma ora attraverso i profili personali su Twitter, Instagram e TikTok molti fan si sentono più coinvolti nella vita delle persone famose e pretendono che rendano loro conto degli “errori” che fanno. Ned Fulmer era famoso per il suo attaccamento alla famiglia e il suo rapporto apparentemente idilliaco con la moglie e il tradimento nei suoi confronti è stato vissuto da molti fan come un tradimento anche verso la loro fiducia. In questo senso la severissima reazione degli altri componenti del gruppo sarebbe giustificata dal desiderio di salvarsi la reputazione.
Secondo Romano, questo nuovo approccio al tema del tradimento è solo in minima parte rappresentativo di una maggiore consapevolezza rispetto alla complessità di alcune storie di sesso in ambito di lavoro e all’interno di relazioni di potere. Per la gran parte continua a portarsi dietro gli stereotipi sessisti che si portava dietro prima, e crea anzi nuovi problemi. Tra questi c’è il fatto che ogni storia, anche quella di nessun interesse pubblico, riceve una sovraesposizione mediatica che mette le persone coinvolte in condizioni di difficoltà e sofferenza, e convince anche chi non si sarebbe interessato all’argomento di doverlo conoscere.
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