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Effetto Ferragni: l'hotel del weekend in montagna è sommerso dalle critiche, ma le prenotazioni volano La struttura alberghiera si è trovata costretta a cancellare e chiudere i commenti, ma intanto i follower sono aumentati come anche i clienti

 

Tutto ciò che Chiara Ferragni fa o non fa è sotto la lente d'ingrandimento. Questo fine settimana lei e famiglia hanno trascorso due giorni in montagna, in Valle d'Aosta. Due giorni all'insegna del relax per l'influencer ma non si può dire lo stesso per l'Hotellerie de Mascognaz. La struttura, infatti, si è trovata a dover gestire una valanga di critiche e attacchi sui social. Il tutto è stato causato dai post e dalle storie dell'influencer che mostravano le bellezze dell'hotel: tutta pubblicità gratuita nel senso che Chiara e l'Hotellerie de Mascognaz non avevano alcun accordo e dalla struttura fanno sapere che Ferragni ha pagato il conto, come una qualsiasi cliente.

Dopo aver superato un momento delicato è però arrivato il sereno e l'ufficio stampa della struttura alberghiera ha fatto sapere che sì, l'effetto positivo del post Chiara Ferragni c'è stato. "Da ieri abbiamo diecimila follower in più", un picco notevole confessano al Gambero Rosso - "In meno di ventiquattr'ore, il doppio di quanti ne avevamo accumulati in anni di lavoro". E sarebbero aumentate anche le richieste di prenotazioni: "Non riusciamo più a starci dietro", hanno dichiarato.

Nonostante loro non avessero ripubblicato il post di Ferragni le critiche sono arrivate direttamente sul loro profilo social, ben indicato nella didascalia scritta da Chiara, e quindi hanno dovuto chiudere i commenti e cancellare quelli che erano già stati scritti. Una piccola tragedia che però poi si è conclusa nel migliore dei modi, almeno per l'hotel.

Questo episodio ricorda ciò che successe agli Uffizi nel 2020 quando l'influencer visitò il grande museo statale fiorentino per uno shooting fotografico e poi si concesse una visita guidata curata dall'allora direttore Eike Schmidt. Le foto condivise dall'imprenditrice digitale alzarono un polverone mediatico che però, in fin dei conti, fu positivo per la Galleria. Il museo, infatti, segnò un +24% di visitatori e soprattutto un aumento dei giovani: "Da venerdì a domenica abbiamo avuto tremilaseicento tra bambini e ragazzi fino a 25 anni. Nel weekend passato erano stati 2.839: dunque, stavolta sono venuti a trovarci 761 ragazzi in più, con un aumento del 27%", aveva spiegato Schmidt. Certo dal 2020 a oggi molte cose sono cambiate, il caso Balocco si è rivelato oltre che un enorme errore anche un boomerang, ma un aspetto è rimasto immutato oggi come allora: le critiche a Chiara Ferragni.

Redazione

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