Platinette: "Sono malato e non me ne vergogno" Il conduttore e opinionista del programma Italia Sì si racconta
"Oggi ho 70 anni ma da sempre convivo con una obesità grave. Ho iniziato a soffrirne per un grande dolore dovuto a una delusione d'amore quando di anni ne avevo 18": così Mauro Coruzzi, in arte Platinette, conduttore radiofonico e televisivo, si è raccontato in un'intervista ad Adnkronos in occasione della Giornata mondiale dell'obesità del 4 marzo, affrontando il tema delicatissimo e molto personale di un vissuto che coinvolge l'aspetto fisico, ma anche quello psicologico.
"Lo ammetto, sono malato, l'obesità è una patologia di cui non ci si deve vergognare. Ma sia chiaro, oltre che un grave problema di salute pubblica è soprattutto un disturbo mentale. I nutrizionisti se lo mettano in testa, senza il supporto degli psicologi il paziente non ne verrà mai fuori", ha aggiunto ancora Coruzzi che ha provato in tutti i modi a perdere peso con il supporto di una nutrizionista. Alla fine è stato necessario ricorrere alla chirurgia bariatrica che - ha ammesso il conduttore, colto da un ictus ischemico il 14 marzo 2023 - è stata decisiva per la sua sopravvivenza: "Certo, l'intervento non è un sostituto della dieta, non puoi farlo a ripetizione. Nel mio caso, i medici hanno acconsentito perché sanno che ho un rapporto molto deviato con l'alimentazione e non posso dar loro tutti i torti. In questo non sono un buon esempio anche se dopo l'ictus mangio molto meno".Secondo Coruzzi l'aiuto è fondamentale anche per non vanificare le Giornate dedicate alla prevenzione: "Io mi conosco, so che potrei cascarci di nuovo. Convivo con la mia condizione come posso, cerco di non prendere peso, di essere meno dipendete dal cibo. Tuttavia, ho sempre in casa riserve alimentari in grandi quantità, come se ogni sera dovessi preparare una cena per dieci persone" ha aggiunto ancora l'opinionista, ogni sabato pomeriggio accanto a Marco Liorni su Rai Uno nella trasmissione Italia Sì. "Bisogna capire perché tanti pensano in continuazione al cibo e perché presuppongono che solo dal cibo possano ottenere benessere e soddisfazione", la sua riflessione. Per combattere l'obesità "un'educazione ad un'alimentazione sana ed equilibrata e l’attività fisica sono utili ma non bastano. Io almeno non ci riesco", ha concluso Platinette: "E poi diciamolo, c'è il nutrizionista che ti propone una dieta per accelerare il metabolismo, quello che ti vieta le proteine, un altro che mette al bando i carboidrati. Dalla mia esperienza dico che non può essere questa l'unica via per venirne fuori".
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