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Roberto Da Crema, la rinascita dopo il carcere: "Pensavo sarei morto, oggi fatturo 20 milioni l'anno" Il re del telemarketing si è rimesso in gioco dopo il periodo più buio, ritrovando il successo

 

Affascinato dal mondo del commercio fin da bambino - quando andava con il papà a vendere il detersivo porta a porta - e lanciato come televenditore dal marito di una cliente con cui era stato straordinariamente convincente, Roberto Da Crema non ha mai immaginato di fare un altro lavoro. Neanche quando nel 2003 venne arrestato con l'accusa di bancarotta fraudolenta, dopo vent'anni di onorata carriera nel telemarketing. 

Il baffo - così si è fatto conoscere e amare dall'Italia intera - si è rialzato dopo il periodo più buio della sua vita partendo sempre dallo stesso punto. Le vendite. In un'intervista al Corriere ricorda il giorno dell'arresto: "Ero a Radio Italia, sembrava un film, sotto arrivano sei pattuglie della polizia. Scendo e mi dicono: siamo qui per te". Un anno e otto mesi di galera: "Piangevo continuamente - racconta - Pensavo che lì dentro sarei morto: dove sono finito, perché?  Il senso di vergogna era un macigno. È saltato fuori che anche in carcere mi conoscevano, ricevevo inviti a pranzo. C'era un detenuto che scontava l'ergastolo, le guardie mi chiamano: vorrebbe chiacchierare un po' con te, sei famoso. Quando sono uscito, mi ha chiamato Lele Mora per un evento in una discoteca di Brescia. Temevo che mi lanciassero pomodori, ma ci sono andato: dovevo riprendere a lavorare".

La rinascita: cosa fa oggi

Giorno dopo giorno ha ricominciato, fino all'occasione che ha saputo cogliere: "Nel 2013 ricevo la telefonata di un amico che mi dice di avere un sacco di roba dal cambio merci e mi chiede se la voglio. Penso: torno in pista, è ora. Io non avevo il magazzino, però sapevo che a Busnago un negozio cinese aveva appena disdetto l'affitto. Erano 300 metri quadri, in due giorni ho messo quattro lampadine, è arrivato il camion. Bancali ovunque, dentro alle scatole abiti di almeno dieci anni. Camicie con il collo a punta, capisce? Chi le poteva volere? Ho avuto un'idea". Ha acquistato uno spazio notturno su Telelombardia e ha funzionato. Oggi gestisce 5 magazzini in Lombardia e ha 68 dipendenti: "Inizialmente fatturavo 70-80 mila euro, ora in un anno la cifra arriva a 20 milioni".

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