Monica Guerritore: "Operata d'urgenza. Le mie figlie provano rancore" L'attrice, che ha presentato il suo film "Anna" alla Festa del cinema di Roma, per la prima volta ha rivelato di aver avuto importanti problemi di salute lo scorso anno -- Monica Guerritore: "Operata d'urgenza. Le mie figlie provano rancore"

 

Monica Guerritore ha presentato alla Festa del cinema di Roma il suo "Anna", il film che ha scritto, diretto e interpretato su Anna Magnani (di cui suo marito, Roberto Zaccaria, è produttore). La pellicola è un omaggio a Magnani, attrice e donna che ha segnato la storia della cinematografia italiana. 

In Magnani, Monica si rivede molto e al settimanale Chi ha parlato di alcune similitudini che le accomunano: l’amore per il teatro, per il pubblico, ma anche le difficoltà incontrate - una su tutte, il rapporto con i figli.  

A tal proposito ha detto: “Quando il figlio nel film le dice: ‘Bisogna morire per averti accanto’. È un grido d'amore, per rimproverarle che non c'era sempre, ma Anna era una madre sola, che lavorava, non sposata, e una grande attrice che non poteva rinunciare a una parte di sé. Un'anima divisa in due, come sono stata io. Ho voluto le mie figlie con tutta me stessa, sento ancora sul fondo lo stesso risentimento amoroso per non esserci sempre stata, nonostante oggi loro siano grandi e capiscano meglio”.

L'attrice parla per la prima volta della malattia

Le accomuna anche la scelta di tenere nascosta la malattia. Magnani scoprì di essere malata mentre recitava e non voleva farsi ricoverare per proteggere le persone con cui lavorava e la stessa decisione l'ha presa Guerritore lo scorso anno. 

Per la prima volta l'attrice, 67 anni, ha parlato della malattia che l'ha colpita. “L'anno scorso mentre ero in scena con lo spettacolo su ‘Ginger e Fred’, ho avuto la diagnosi di una cisti ovarica per cui dovevo operarmi e sottopormi a un'ovariectomia grave, e ho continuato a recitare, con il busto, senza dirlo a nessuno. Ho continuato a fare il mio lavoro, per non mandare a casa le venticinque persone che lavoravano con me. La stessa cosa che ha fatto lei: andare in scena per andare avanti e non lasciare i compagni di lavoro in mezzo alla strada”.