Morta Diletta D’Andrea, ultima moglie di Vittorio Gassmann. Il ricordo di Alessandro, le sue parole Il figlio del grande attore ha voluto salutare, anche sui social, una donna che per la sua famiglia è stata molto importante

 

A82 anni è morta Diletta D'Andrea Gassman, attrice cinematografica e teatrale nota al grande pubblico anche perché è stata la terza moglie di Vittorio Gassman. Riservatissima e molto attenta alla sua privacy è rimasta vedova nel giugno 2000. Dall'amore tra i due attori è nato, nel 1980, Jacopo che oggi è un regista.

Prima di innamorarsi di Gassmann è stata legata al regista Luciano Salce, da cui aveva avuto il suo primo figlio, Emanuele, anche lui attore e regista. A dare la triste notizia i due figli con un comunicato: "Questa mattina è venuta a mancare la nostra amata madre Diletta d'Andrea Gassmann. Nel rispetto delle sue volontà e del suo desiderio di discrezione, i figli comunicano che non ci saranno esequie".

La carriera di Diletta D'Andrea Gassman

L'esordio al cinema dell'attrice risale al 1957 con "Il conte Max" di Giorgio Bianchi al fianco di Alberto Sordi. Fino al 1964 ha continuato a recitare al cinema e alcune delle pellicole a cui ha lavorato è "La voglia matta" (1962) e "Le ore dell'amore" (1963), entrambi di Salce, e ancora "Obiettivo ragazze" (1963) di Mario Mattoli, "Ercole sfida Sansone" (1963) di Pietro Francisci, "Tre notti d'amore". Poi si è dedicata al teatro la sua vera passione dividendo il palco con Vittorio Gassman.

Il ricordo di Alessandro Gassmann

Anche Alessandro Gassmann, nato dall'amore tra Vittorio e Juliette Mayniel, ha voluto ricordare Diletta: "Oggi giornata non felice per me. Dopo un anno di perdite gravi, come mia madre, mia sorella, quella di una amica grandissima, oggi quella di Diletta D’Andrea - ha scritto su X Gassmann - ultima moglie di mio padre, con la quale sono cresciuto molti anni. Una generazione scompare, bisogna essere forti, cercare di ricordare cosa abbiamo imparato da loro e cosa potremo tramettere ai più giovani. Grazie comunque agli anziani sempre. Rip"