Paola Barale: "Da sosia di Madonna prendevo un milione di lire". Poi spiega le voci che la indicano bisex L'attrice ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera e dato una spiegazione ai rumors che la descrivono bisex o fluida
Se fossi ancora la ragazza che girava la ruota della fortuna in un programma di Mike Bongiorno dovrei preoccuparmi. Le esperienze ci cambiano e io ho avuto una vita piena: lavoro da 40 anni, ho iniziato a 17. Ringrazio l'universo per avermi portato tante opportunità, ma già quando lasciai Buona Domenica nel 2002 quella tv me la sentivo stretta": parla così Paola Barale nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera che ripercorre le tappe di una carriera ricca di esperienze. Oggi Paola Barale è un'attrice teatrale, fa inchieste alle Iene su maternità surrogata e turismo sessuale e ha scritto un libro sulla menopausa. Un presente lontanissimo da quello vissuto negli anni Novanta, ai tempi, appunto, della sua partecipazione a La ruota della fortuna prima e a Buona Domenica poi.
La decisione di dire basta al programma pomeridiano di Canale 5 condotto da Maurizio Costanzo arrivò quando si rese conto che qualcosa era cambiato. "C'era meno spazio per l'intrattenimento che piaceva a me", ha spiegato Barale: "Ricordo che Costanzo faceva scendere gli ospiti da una scalinata perché diceva che comunicava divismo. A un certo punto, fece scendere una signora qualunque, con la busta della spesa, sospettando che sarebbe bastato a farne un personaggio (...) In quell’intuizione c’era tutto quello che sarebbe successo in tv". A determinare la scelta di allontanarsi anche l'andamento della sua vita privata segnata dalla crisi con l'allora marito Gianni Sperti: "Era anche un periodo in cui non stavo più bene con il mio marito dell'epoca. Mi dissi che ero fortunata, avevo guadagnato tanto e che quando hai la possibilità di scegliere la devi onorare. Per cui, me ne andai. Un anno dopo, io e Gianni Sperti ci eravamo lasciati, ma ero passata da essere richiesta tutti i giorni ad avere di colpo nessuna richiesta. Può essere deleterio, se non hai un equilibrio solido".
La storia con Raz Degan
Della decisione di interrompere quel rapporto lavorativo Paola Barale non si è mai pentita. Poco dopo, infatti, iniziò la sua relazione con Raz Degan che la portò a intraprendere tutt'altro stile di vita: "Incontrai Raz Degan, ero innamorata persa e iniziai a girare il mondo con lui e lì mi sono accorta che il mondo era più grande di quello che avevo conosciuto. La tv non mi mancava. Sentivo che avevo vissuto sotto una campana di vetro, ma non mi ero goduta la vita. Avevo sempre solo lavorato".
La relazione con Raz Degan finì dopo circa tredici anni dopo un tradimento di lui Con Kasia Smutniak. "Mi è successo anche di perdonare. Nell'arco di una relazione lunga, ti metti in discussione. Ma, ormai, sono antiperdono, perché ho perdonato e poi ho scoperto che lui ci era ricascato. E lì ho dovuto imparare a lasciare anche se ero ancora innamorata. Da allora, davanti a un uomo, mi chiedo se sta dicendo la verità o è un fake. Poi: spero ancora di aprire un portone e sbattere contro l'uomo della mia vita, ma quell'uomo non mi metto a cercarlo, non mi manca".Ufficialmente Paola Barale è single dal 2015: "Ma questo non significa che non ho avuto qualcuno", ha precisato: "Sono per la “situationship” più che per la relationship. È ora che le donne possano ammettere di avere una vita sessuale senza essere giudicate". Come si spiega le voci che la indicano come bisex o fluida? "A parte che, idealmente, potrei anche innamorarmi di una donna, un'idea ce l'avrei... Forse perché non sono mai andata a letto con nessuno per lavorare e perché, se non sono in tv, non porto i tacchi, non metto le gonne, sono maschile, e perché avevo la quinta e mi sono operata per avere la terza. Viviamo ancora in una società in cui, se metti gli anfibi, forse non sei etero e non si capisce perché una non è felice di mostrare seno e sedere".
Nuda, però, Paola Barale posò per un calendario nel 2000, esperienza che accettò di fare per un motivo che oggi ha spiegato così: "Mostrarmi non mi è mai piaciuto. Io, dall'ombrellone al bar, non vado in costume, mi vesto. Di calendari me ne avevano offerti cento, accettai quello di GQ perché era per il primo numero di una rivista fino ad allora solo americana: era un progetto nuovo, storico. E scattava Fabrizio Ferri. Farlo fu stupendo. Sul set a Pantelleria erano tutti così gentili e attenti che non mi sono mai sentita nuda".
I guadagni come sosia di Madonna
Nel corso dell'intervista Paola Barale ha anche ricordato gli esordi, quando a Fossano, paese della provincia di Cuneo, studiava da insegnante di educazione fisica. Poi venne notata e lanciata come sosia di Madonna, ruolo che accettò di ricoprire per motivi economici. "Non era la mia attività preferita, ma mamma mi dava una paghetta di cinquemila lire a settimana, mentre per un’apparizione mi davano un milione e avere denaro mi piaceva. Non ho mai ambito alla ricchezza, ma alla sicurezza economica sì", ha raccontato l'attrice. Quello per lei fu un grande trampolino di lancio che le diede l'opportunità di sperimentare nuove strade, ma che le causò anche la freddezza dei rapporti con Mike Bongiorno. "Andai a vivere da sola, l'anno dopo mi prese Mike. Dopo sette anni, però, stava diventando una specie di lavoro di ufficio e io non sono da ufficio", ha ricordato: "Quando Canale 5 mi chiese se volevo presentare La sai l'ultima? con Gerry Scotti, accettai, ma mi dissero che dovevo essere io a dirlo a Mike, che era un signore vecchio stile. Avevamo un rapporto formale, come fra datore di lavoro e dipendente. Glielo comunicai e sembrava che l’avesse presa bene. Torna il giorno dopo e, in studio, davanti a tutti, mi accusa di irriconoscenza, mi tratta malissimo. Non me l'aspettavo. Ebbi una crisi di pianto pazzesco".
Fra tre anni Paola Barale compie 60 anni: come vorrebbe viverli? "Mi sto abituando, dico sempre: ho quasi 60 anni", ha affermato: "Voglio continuare a fare teatro, perché mi dà disciplina e mi piace la vita da zingara. E voglio viaggiare: se c’è una cosa che ha fatto di me una Paola diversa sono i viaggi".
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