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Fabri Fibra rompe il silenzio dopo la condanna per diffamazione contro Valerio Scanu "Non lo conosco", le parole (inaspettate) del noto rapper nei confronti dell'ex vincitore del Festival di Sanremo -- Fabri Fibra rompe il silenzio dopo la condanna per diffamazione contro Valerio Scanu

 

Fabri Fibra e Valerio Scanu (foto: Instagram e Niccolò Carosi)

In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, Fabri Fibra ha anche commentato la decisione della Corte di Cassazione – terza sezione civile del Tribunale di Milano – di confermare la condanna per diffamazione imponendo a lui e alla casa discografica Universal Music Italia un risarcimento di 70mila euro a favore del collega Valerio Scanu.

Fabri Fibra parla della sentenza

La sentenza è quello che è, non ci sono tanti modi per prenderla: l’ho presa", ha esordito il cantante. Che poi ha aggiunto: "Ma non penso sia una minaccia alla libertà di parola, come ho letto in giro, anzi secondo me è tutto il contrario. Io sono stato liberissimo di dire quel che volevo dire. Non è vero che non puoi dire le cose, ma logicamente ci sono quelle che ti faranno pagare un prezzo e porteranno a delle conseguenze. Se sei un artista, la mia domanda è: tu dici le cose perché le puoi dire o non le dici perché hai paura di pagare le conseguenze?".

Non conosco Valerio Scanu"

Quando gli è stato chiesto se avesse avuto modo di parlare con Scanu, Fabri Fibra - da domani in radio con il nuovo singolo "Che gusto c'è" con Tredici Pietro (figlio di Gianni Morandi) ha replicato: "No, non lo conosco, non l’ho mai visto. Ma io non conosco nessuno. Per me è molto importante la distinzione fra l’artista e la persona: io parlo dell’artista, se ci sono degli attacchi sono sempre alla figura pubblica, che si chiama pubblica perché è esposta, anch’io sono esposto. La mia intenzione è di confrontarmi con il personaggio, con le persone non mi interessa".Queste le parole di Fabri Fibra sulla vicenda che affonda le radici nell'ormai lontano 2013, anno in cui Fibra ha pubblicato il brano A me di te, incluso nell’album Guerra e Pace del rapper. Tra i versi anche alcune parole ritenute offensive nei confronti dell'ex vincitore del Festival di Sanremo. 

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